Perche' vinco col mio Sistema parte 1

Teoria di base degli scarti

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  1. Trevix
     
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    Dunque proseguo un attimino sulle basi del mio metodo sviluppato come si sa sul Marigny.

    Dopo infinite prove quello che mi sono chiesto e': perche' i miei attacchi risultano sempre vincenti? Gia', perche'. Sara' mica culo?

    Allora cerchiamo di partire ragionando al contrario. Perche' giocando qualsiasi metodo (non analitico) si perde? Facile, tassa dello zero a parte, sappiamo che non possiamo dominare il gioco quando si manifesta fatalmente lo scarto negativo che ci fa saltare tutto. Questo e' certo come e' certo che la terra gira attorno al sole. Dubbi?
    dunque, se c'e' uno scarto che ci fa saltare il sistema probabilmente ci sono dei sottoscarti che o si avvicinano a farcelo saltare oppure ci fanno rientrare dello scoperto. Dubbi?

    Esempio: Se applico la d'alambert a rosso e sono impegnato fortemente col capitale (perche' per es. sto cercando l'equilibrio o il quasi equilibrio a nero che e' scompensato) posso incorrere in 3 situazioni:

    1- Rientro lento dello scoperto
    2- Rientro veloce dello scoperto
    3- Aumento di questo scarto attuale (sottoscarto) in uno scarto maggiore (che a sua volta puo' costituire un sottoscarto di uno scarto piu' grande e cosi' via)

    Analizziamo uno per uno

    1- Situazione favorevole perche' rientriamo lentamente dello scoperto ma dobbiamo impegnarci con tempo e capitale, in pratica cerco dei sottoscarti minori allo scarto maggiore che li contiene

    2- Rientro veloce dello scoperto (Situazione favorevolissima perche' ci fa rientrare in tempi veloci diminuendo il tempo e il capitale impegnato). situazione in cui ad una serie di sottoscarti negativi di uno scarto attuale segue un'immediata serie di sottoscarti positivi perfettamente speculari ai sottoscarti componenti lo scarto negativo subito.

    3- Il sottoscarto che stiamo "subendo" altro non e' che appartenente ad uno scarto maggiore che a sua volta puo' appartenere ad un altro superiore e cosi' via...

    Ma in realta', quando metto una puntata qualsiasi che cacchio sto facendo? Sto cercando uno scarto favorevole ed esattamente sto cercando uno scarto di 1 oppure, se voglio proseguire nel gioco, sto cercando il sottoscarto di uno scarto a lui superiore (e' chiaro perche' se cerco solamente un sottoscarto di uno vinco 1 pz. Ma se voglio vincere ancora gioco cercando che questo sottoscarto appartenga ad uno scarto maggiore e questo ad un altro piu' grande etc.

    Confusione o banalita'? Vediamo

    Applichiamo qualsiasi attacco o sistema o progressione o quello che volete voi (e' ovvio che il mio metodo basandosi su queste analisi non appartiene agli esempi)
    Decido di giocare sempre per il rosso (che poi e' un sistema altrettanto valido di uno che prevede modalita' piu' astruse..tutti qui' sappiamo che e' cosi')
    Vado al casino', mi siedo e metto 10 euro sul rosso. E giochero' il rosso tutte le volte che andro' al casino', sempre.
    Che puo' accadere (zero a parte)?
    Che secondo le leggi della probabilita' o uscira' il mio rosso o uscira nero. (O la pallina esce dal cilindro o non cade e resta in bilico fra 2 numeri..cose che ho visto piu' volte )
    Quindi se esce il rosso vinco la mia puntata e quindi si e' formato uno scarto, favorevole finche' si vuole, ma e' uno scarto. facile lo so. Ovvio.
    Se io adesso decido di non giocare piu' a roulette saro' per tutta la vita vincente e DEBITORE verso la casa da gioco di 1 pezzo e cioe' di uno scarto di 1. Questo e' uno scarto vero non un sottoscarto perche' ho deciso di non giocare piu'. Al diavolo la ruota. Mi dedico alle donne (che forse e' piu' pericoloso...)
    Ma supponiamo che io voglia continuare a giocare a rosso (o a nero o aspettare 1-2-3-100-1000 colpi e' la stessa cosa) cosa cerchero' di fare? Cerchero' di vincere un altro colpo, ovvio. E quindi il mio scarto di 1 precedente mi deve diventare un auspicato sottoscarto di uno scarto maggiore (e ovviamente in questo caso risulta favorevole). Quindi, se rigioco rosso ed esce io ho il vantaggio di 2 pezzi ma in realta' ho beccato favorevolmente uno scarto di 2 composto da 1 sottoscarto minore. Nell'esatta maniera vista sopra se decido di non giocare piu' per tutta la vita saro' debitore alla casa da gioco di 1 scarto che al suo interno prevede 1 sottoscarto.
    Fermiamoci qui' per gli scarti e sottoscarti vincenti.

    Vediamo che succede se esce il nero al primo attacco.
    Perdo ovvio 1 colpo che e' uno scarto di 1 se vado a casa e non gioco piu' alla roulette (e il casino' mi "deve" una puntata anzi uno scarto) e invece se decidero' di continuare a giocare potra' essere o il sottoscarto di uno scarto piu' grande oppure potra' essere un contro-scarto a quello precedente.
    Mettiamo che voglia continuare a giocare proprio perche' voglio recuperare il colpo perso a rosso (infatti e' uscito nero) e quindi siamo nella ricerca dell'annullamento (ma e' una parola impropria, non c'e' annullamento di nulla nei fenomeni ludici) di questo scarto (cioe' un equilibrio ma che non puo' esistere se non in astratto non perche' tutto tende all'equilibrio ma per la natura stessa del gioco e di tutti i giochi in cui noi dobbiamo cercare uno scarto possibilmente e auspicabilmente favorevole. Non e' forse uno scarto cercare il 14 a totocalcio, il terno alla roulette o fare la tris all'ippodromo?)
    Ok.
    Allora rigioco rosso dopo il nero perdente e possono succedere solo 2 cose: o esce proprio il rosso o ri-esce il nero.
    Bene, esce il rosso. Che e' successo? che ho azzerato (per modo di dire, non ho azzerato nulla) uno scarto che mi era risultato sfavorevole con un contro-scarto che ha riportato tutto all'equilibrio. Perche' parlo di controscarto? Perche' per la mia situazione finanziaria questo non e' un vero scarto (infatti mi ha solo riportato la situazione in parita') ma potrebbe esserlo per un giocatore che attacca a giocare proprio alla seconda boule e che quindi si sottomerra' alla legge degli scarti vista sopra. C'e' sempre uno scarto e un controscarto. Questo e' sicuro.
    Come in questo caso in cui ho avuto un colpo perdente (a nero) e un colpo vincente a (rosso). Equilibrio? Nemmeno per idea, in realta' questi sono 2 scarti che per un giocatore qualsiasi danno come risultato l'equilibrio ma per la ruota e per la massa sono sempre degli scarti.
    Nel caso esposto, in cui e' uscito rosso e poi nero, la cosa certa e' solo la situazione finanziaria di parita' e non si puo' certamente dire che non si e' prodotto uno scarto. La cosa da rilevare e' che in realta' non sono in pari ma ho subito 2 scarti uno contrapposto all'altro, chiamati contrapposti solo perche' ho deciso di giocare rosso-rosso ed e' uscito nero-rosso. E in termini pratici ho perso solo tempo. Cioe' mi sono esposto con 2 puntate alla ricerca di 1 pz di vincita (o piu' pezzi ma per semplicita' diro' 1) ed ho rischiato 2 pezzi sapendo bene che piu' pezzi gioco e piu' subisco non solo la tassa dello zero ma il subire inesorabile dei vari scarti-sottoscarti susseguenti.

    NB: Il concetto di contro-scarto, ripeto, e' espresso solo per praticita' perche' e' chiaro che a sua volta quello che noi chiamiamo controscarto altro non e' che uno scarto)

    Il concetto fondamentale e' che 1 colpo o 10 o 100 o 1000000 usciti non possono produrre altro che scarti o sottoscarti in tutti i momenti, in tutte le situazioni, per tutti i giocatori, per il Casino', e perfino per l'usura della roulette. Non esiste l'equilibrio. 1 rosso e 1 nero non e' equilibrio.
    Ma sappiamo anche che questi scarti-sottoscarti hanno un limite temporale e di quantita' (vd dopo). Quindi, sappiamo che lo scarto di 100 rossi consecutivi non e' altro che il sottoscarto di 101 rossi consecutivi e che l'usura di 0,10 mm all'anno della pallina che non viene mai cambiata puo' essere il sottoscarto di 0,11 mm.
    E sappiamo anche che lo scarto di 1 cm (cioe' l'annullamento fisico della pallina) avverra' certamente e ineluttabilmente ma in quanto tempo?
    Non esiste scarto maggiore dell'annullamento della pallina e quindi lo scarto di 1 cm non sara' mai sottoscarto. Ecco la situazione perfetta che non puo' esistere alla roulette.
    Diciamo che l'apparire di un evento certo e' giocare 100 miliardi di numeri su 100 miliardi di possibilita'.
    Se giochiamo 99,999999999 numeri non avremo mai la certezza. La quasi assoluta infallibilita' ma mai la certezza.

    Su queste basi si puo' ricavare un metodo che possa garantire una alta probabilita' statistica (tipo giocare ogni volta 80 numeri su 100 e essere pagati 50-50) ma mai potremo avere la certezza.

    Ecco un addentellato provocante che centra poco coi concetti suesposti

    Un esempio.Se sapessimo che il numero 18 e' otturato e non puo' caderci la pallina che chance giochereste fra rosso o nero?

    Eppure vi garantisco che avreste degli scarti che metterebbero lo stesso a dura prova un sistema a BREVE termine. Ecco il nocciolo.

    Se oltre al 18 fosse otturato anche il 5 che chance giochereste fra rosso e nero?

    Ma anche qui' avreste il vostro bel daffare se disponete di poco tempo.


    E se otturiamo anche il 16?
    Provare per credere ma in pochi colpi potete passare dei brividi.

    Allora chiedo: quando e' otturato solo il 18, preferireste rischiare la casa (essendo costretti a farlo con una pistola puntata) puntando a caso sul nero oppure aspettare che siano usciti diciamo 10 neri e 14 rossi?

    Gli scettici del metodo di Marigny (che in se non e' assolutamente vincente, sia ben chiaro) mi diranno che in quest'esempio la chance di uscita del nero e' di 18 a 17. zero escluso mentre nella realta' la chance e' sempre, per ogni colpo e in qualsiasi circostanza, 50/50.
    Ma non e' a loro che sono indirizzate queste righe, perderebbero tempo (e soldi)

    Ecco la questione del tempo di attesa, del breve termine e di altri concetti fondamentali per l'approccio vincente.

    Ci sentiamo (sempre che non disturbo su temi gia' catalogati come fallaci) fra qualche giorno.

    Opinioni, suggerimenti, domande e quant'altro ben vengano.

    Il prossimo post vertera' su: sottoscarto negativo precursore di uno scarto maggiore e sottoscarto negativo precursore di un contro-scarto (e sottoscarti relativi) positivo. Sequenze a breve termine sara' un altro post.

    Salutoni

    Trevix






     
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  2. sergiovittorio
     
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    Per Trevix

    ho appena terminato di leggere la parte 1 e personalmente posso dirti che tutto può essere tranne che disturbo, la tua meticolosa ed esauriente spiegazione di fenomeni ludici. Da tempo conoscitore e giocatore delle tecniche del Marigny leggo sempre con estrema attenzione i tuoi post dato che la mia curiosità è grande e ciò che tu dici è particolarmente interessante. Mi sembra di essere tornato a quindici anni fa quando frequentavo Bologna e Modena a scuola di ludologia . Per cui io sono certamente un tuo estimatore, come penso tanti in questo forum. Non ho nè domande nè suggerimenti in questo momento in quanto impiego sempre un certo tempo a metabolizzare nuove conoscenze.
    Desideravo solo farti partecipe del fatto che personalmente seguo sempre i tuoi post con interesse. In attesa della parte 2 un saluto. Grazie.
     
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    Non conosco molto bene Marigny, come ti ho già scritto in una mia e-mail, ma se continui a procedere in modo così chiaro e graduale, credo che riuscirò a seguirti fino in fondo.

    Ciao e grazie

    Beauregarde
     
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  4. etabeta
     
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    ciao a tutti

    io faccio sempre conto che una permanenza sia una fune_magica che si allunga ad ogni boule.

    la fune è magica in quanto i fili di cui essa è composta, non sono identici, sono simili, modificano la loro apparenza di continuo.
    Se guardi i singoli fili, vedrai che a volte sono magri e sfilacciati, poi diventano belli grassi e soffici, praticamente ognuno ha il suo ritmo.

    Una catena di avvenimenti ha un inizio può non avere fine. Quindi una permanenza nasce con il primo numero, gli altri sono anelli di una catena....a volte deboli a volte forti.

     
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3 replies since 19/2/2004, 04:11   656 views
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